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[[File:Int-Ammanniti.jpg|thumb|120px|right|Arme del Rione]]
Per la prima edizione della Giostra del '46, gli "esperti cavallerizzi" dovettero presentare domanda di iscrizione presso il comitato dei festeggiamenti. Non abbiamo modo di verificarlo, ma probabilmente vennero assegnati in maniera casuale ai Rioni, ipotesi supportata dal fatto che, negli anni immediatamente successivi, molti di loro cambiarono Rione più volte. La partecipazione era gratuita, supportata dallo spirito di competizione e animata da un pizzico di sana follia.<br>
''Ammanniti'' - Sulla base di una tradizione orale, ma priva di fondamenti storici, il Rione avrebbe tratto la denominazione dalla caratteristica dei suoi stessi abitanti, che sarebbero stati "sempre ammanniti, et all'ordine unitamente a combattere per difesa loro". Molto più probabile è che il rione derivi il suo nome dal latino "ad Mannum", nei pressi di ponte San Magno. Lo stemma attuale delle due spade incrociate in campo rosa, delineato nel secolo XVIII, è espressione di un concetto di conflittualità ed appare riconducibile all'origine del nome del rione così come tradizionalmente accettata.
Di molti di loro si è persa memoria, avendo partecipato solo a una o due edizioni, ma già in quegli anni pionieristici cominciarono ad emergere figure che sono poi entrate nella storia della Giostra della Quintana, tra cui alcuni che hanno legato il loro nome al Rione di appartenenza.
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== Evoluzione della figura del Cavaliere di Giostra ==
Tra i primi Cavalieri "stabili" in uno stesso Rione troviamo Marcello Formica, che negli anni 1951-1960 fece le fortune del Croce Bianca, vincendo ben 7 Palii; Paolo Giusti, che per 9 anni proseguì il rapporto con il Contrastanga di cui dal 1948 era Cavaliere il padre Cruciano (morto nel '55 per un incidente con un cavallo), prima di iniziare una lunga e fruttuosa collaborazione con il Morlupo; Mario Margasini, che fu Cavaliere dell'Ammanniti dal 1960 al 1976, Amedeo Ciancaleoni, che fu Cavaliere e Priore del Giotti dal 1966 al 1975.
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=== Gli ingaggi ===
Le prime voci di un ingaggio per i Cavalieri di Giostra iniziano a diffondersi verso la metà degli anni '70, quando vennero chiamati a giostrare per la Quintana i primi Cavalieri "stranieri", i faentini Gianfranco Ricci per il Cassero e Mario Giacomoni per l'Ammanniti, ma troveranno conferma solo nel 1982 quando Fabio Cruciani del Contrastanga passò, dietro compenso, al Badia. Da allora è diventata pratica comune stipulare dei veri e propri contratti tra Rione e Cavaliere, tenendo anche conto del fatto del progressivo crescente impegno in termini di spostamenti ed allenamenti.
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=== Gli "stranieri" ===
In alcuni periodi la presenza "straniera" di Cavalieri nella Giostra della Quintana è stata piuttosto forte; diversi sono stati i Cavalieri provenienti da Città dove si svolgono Giostre simili alla nostra: Faenza, Arezzo, Servigliano, Ascoli Piceno, Narni. Negli ultimi anni si assiste al percorso inverso, sono infatti i Cavalieri della Scuola Ippica Folignate a farsi valere nelle Giostre di queste Città, in particolare alla Quintana di Ascoli Piceno.
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=== I Plurivittoriosi ===
I Cavalieri più vittoriosi della Giostra della Quintana sono Marcello Formica e Paolo Giusti, con 12 Palii ciascuno, di cui uno ex-aequo, seguiti da Paolo Margasini e Luca Innocenzi, con 11 Palii ciascuno<ref><small>vedi pagina dedicata [[Albo d'Oro Cavalieri Giostra della Quintana|Albo d'Oro Cavalieri Giostra della Quintana]]</small></ref>.
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[[Categoria:Giostra della Quintana]]
[[Categoria:Pagine che utilizzano DynamicPageList]]
== Galleria foto Cavalieri di Giostra ==
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== I più bravi tra i bravi ==
Sono molti i Cavalieri che hanno inciso il loro nome nell'Albo d'oro, consegnandosi alla storia della Giostra della Quintana, ma di questi, solo alcuni sono entrati nella leggenda.<br>
<small>(Tutti gli articoli sono stati presi presi da "Qui" - la brochure ufficiale della Giostra della Quintana)</small>
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=== Marcello Formica ===
[[File:PgCavMarcelloFormica.jpg|thumb|320px|left|Marcello Formica in sella a Briosa]]
Anno Domini 1980; Giostra della Sfida. Marcello Formica, sicuramente il "campionissimo" della Quintana, stravinceva la sua ultima Giostra. Un trionfo memorabile, colto in una edizione della tenzone che proprio in quell'anno conosceva, nel suo ambito tecnico, una vera e propria rivoluzione copernicana.<br>
Per la prima volta, infatti, veniva introdotta la cosiddetta "somma dei tempi". In virtù di questa novità, il binomio che voleva vincere la Quintana doveva dare il massimo fin dalla prima tornata e non limitarsi più, come gli consentiva il regolamento precedente, a spendersi solo nella terza ed ultima tornata, l'unica che valeva, a parità di punteggio, ai fini del computo del tempo.
Anche se grandissimo, forse Marcello Formica, ormai nella parabola discendente della sua straordinaria carriera agonistica, appariva il meno indicato ad interpretare al meglio la nuova tenzone. Il suo esordio, infatti, era datato 1950, in qualità di cavalier "Fedele" del rione Croce Bianca, e già l'anno successivo, il 1951, Formica coglieva il primo successo al Campo de li Giochi in sella a Violetta. Era l'inizio di una carriera agonistica fuori dal comune. Tra il 1954 ed il 1960, il "Fedele" non ebbe praticamente rivali, centrando ben sei trionfi quasi consecutivi, in tandem con Piccolo, completati con la storica vittoria nella Quintana olimpica di Roma del 1960, disputata all'interno dello stadio delle terme di Caracalla.<br>
Una vittoria a "cinque cerchi" che fece di Formica il vero eroe della nostra massima manifestazione cittadina. Dopo due anni di pausa, nel 1963, ecco un nuovo trionfo: questa volta non più in casacca biancorossa, ma con i colori bianco azzurri del Giotti, in una tenzone che il grande fantino folignate dominò in sella a Briosa. Quindi, siamo agli inizi degli anni '70, ecco l'approdo al rione Cassero. Da quelli parti Marcello Formica colse due straordinari allori: il primo, nel 1970, insieme a Baiardo. L'altro, nel '72, in sella a Furia. Infine, l'arrivo nel cuore delle Puelle. Lì, già nel 1976, impose la sue legge, sovrastando il resto della pattuglia dei cavalieri in sella a Cheri.<br>
Un palmares eccezionale (arricchito anche da successi conseguiti in altre tenzoni similari alla nostra: Ascoli ed Arezzo su tutte), costruito, nella sua parte più significativa, in un periodo in cui la Quintana appariva decisamente più semplificata rispetto a quella che sarebbe andata in "onda" nel 1980. Eppure, malgrado ciò, Marcello Formica aveva in serbo il colpo da maestro.
Il Moro si presentò al "Campo de li Giochi" in sella a Ringo; uno splendido anglo-arabo-sardo dalle ottime potenzialità. Un animale veloce ed affidabile con il quale Formica era perfettamente consapevole di poter fare la differenza. E così fu: quella di Marcello Formica fu una vera e propria cavalcata trionfale, scandita da tre giri di poco superiori al minuto, portati a termine sotto lo sguardo incredulo dei superfavoriti della vigilia.<br>
Una devastante dimostrazione di forza, concretizzata, al cospetto dei giovani rampanti degli anni '80, da un "vecchio" veterano che aveva cominciato a vincere nei lontani anni cinquanta, quando le Giostre si disputavano al rallentatore e con riscontri cronometrici che definire biblici è poco.<br>
La grandezza di Marcello Formica è tutta qui: riuscire ad imprimere il suo sigillo attraverso tre decenni di Quintana, "leggere" con grande acume agonistico l'evoluzione delle caratteristiche tecniche della gara e riuscire sempre a trovare le motivazioni e gli equilibri per poter regolare la concorrenza.<br>
Quella della Sfida del 1980 fu la penultima Quintana disputata da Marcello Formica. L'ultima, sempre in quel 1980, fu quella della Rivincita e solo una gravissima caduta (le cui conseguenze fecero maturare a Formica la decisione di appendere la lancia al chiodo), impedì al Moro di chiudere in modo trionfale il suo ennesimo anno quintanaro. Sempre in tandem con Ringo, Formica stava nuovamente annichilendo, a suon di tornate record, il resto della pattuglia di cavalieri. Prima di affrontare la terza ed ultima tornata disse (almeno così narra la leggenda metropolitana) ai dirigenti puellari: "domenica scorsa ho vinto per il Rione. Oggi voglio portare a termine una Giostra memorabile". Questo voleva significare che Formica voleva strapazzare i cronometri come non mai. E, probabilmente, se l'otto di gara (decisamente più insidioso di quello di oggi) avesse supportato la grande velocità impressa a Ringo, Marcello Formica avrebbe terminato la sua fatica abbondantemente sotto al minuto.<br>
Sono passati oltre quattro decenni da quegli eventi. Marcello Formica dal 1998 non è più tra noi, ma il suo mito, anche in virtù di quella straordinaria “ultima" del 1980, è tutt'altro che offuscato.
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=== Paolo Giusti ===
<!-- INTESTAZIONE RIONE -->
[[File:PgCavPaoloGiusti.jpg|thumb|480px|right|Paolo Giusti]]
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 50%; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #ffffff;"
L'altro "mito" della Foligno quintanara, l'eterno antagonista di Marcello Formica insieme al quale diede vita ad una storica rivalità sia nel Campo de li Giochi di Via Nazario Sauro che in altri prosceni sparsi un po' per tutta l'Italia centrale, risponde al nome di Paolo Giusti. E se Marcello Formica fu l'indiscusso signore, soprattutto degli anni '50, della Giostra della Quintana, Giusti lo fu tra la seconda metà degli anni '60 e la prima del decennio successivo. I1 suo esordio, in quel del rione Contrastanga, è datato 1957. Esordio amaro e tragico per Paolo, il quale fu chiamato a sostituire suo padre, Cruciano, tragicamente scomparso proprio per fermare un cavallo imbizzarrito su cui stava insegnando i segreti della Giostra al figlio.<br>
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Ma non tutto fu tragedia. Malgrado il peso di questa improvvisa mancanza paterna, Paolo Giusti, seppur in ex-aequo con Marcello Formica, riuscì a centrare, in quel fatal 1957, il primo trionfo del suo divenire quìntanaro. Un successo, anche in quel frangente in sella Rascel, bissato nel 1959, sempre come cavalier "Furente" del Contrastanga. Ed alla corte di Anita Chiucchi, al vertice per anni della contrada gialloblù, Paolo Giusti conseguì altre due vittorie, nel 1961 e 1962, formando un tandem imbattibile insieme a Sofia. Quindi, nel 1964, il passaggio al rione Morlupo. Un approdo in rosanero fortemente voluto dal priore Otello Mariotti, che segnò una decisiva svolta nella carriera di Giusti il quale mise a segno una serie impressionante di vittorie, cominciate nella iniziale "tripletta", tra il 1964 ed il '66, fatta sua in sella a Draghetto.<br>
| colspan="2" | [[File:TargaAmmanniti.png]]
A chiudere il decennio quintanaro, ecco arrivare l'ennesimo trionfo, sempre insieme a Draghetto, targato 1968. Negli anni '70 la musica sembra non cambiare. Paolo Giusti, dopo che Formica aveva primeggiato nel 1970, rispondeva l'anno successivo, il '71, quando condusse per l'ultima volta con successo l'inossidabile Draghetto. Nel 1973 (dopo che l'anno precedente Marcello Formica lo aveva nuovamente preceduto nella classifica finale della tenzone) Paolo Giusti si presentò in campo con un nuovo destriero: quel Nabucco, con il quale era destinato a scrivere altre pagine epiche della Giostra. E fu subito vittoria. Quindi il 1974. In quella strepitosa estate Paolo Giusti coglieva gli ultimi successi di una carriera straordinaria. Il Baldo del Molrlupo, infatti, centrava i due allori che avrebbero definitivamente suggellato la sua parabola agonistica al Campo de li Giochi. Due affermazioni assolute, senza antagonisti degni di questo nome, andate in scena su due palcoscenici quintanari distinti. Quello tradizionale di Via Nazario Sauro e, poco prima di questo, quello più prestigioso di piazza di Siena in quel della Capitale. Una Quintana "romana", quindi, chiamata nell'urbe per far da cornice ai Campionati europei di atletica leggera che, tra la fine di agosto ed i primi di settembre del 1974, si svolgevano all'interno dello stadio olìmpico.<br>
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Nel palmares del Baldo del Morlupo, mancava una vittoria di prestigio; un qualcosa di paragonabile al trionfo del suo rivale di una vita Marcello Formica che, sempre a Roma, aveva primeggiato nella storica Quintana Olimpica del 1960 tenutasi presso l'ippodromo delle terme di Caracalla. E Paolo Giusti, manco a dirlo, non si lasciò sfuggire l'occasione. Nello stesso teatro del celeberrimo concorso ippico internazionale, sullo stesso tappeto erboso dove Raimondo D'Inzeo, nel 1960 colse l'oro olimpico, il cavaliere folignate in sella a Nabucco, conquisto il palio dove, accanto allo stemma della nostra città, campeggiava quello con la sigla S.P.Q.R. della municipalità romana. Una prestazione eccezionale quella di Paolo Giusti, che si lasciò alle spalle Mario Margasini dell'Ammanniti, giunto secondo, e Stefano Laureti del rione Spada che si piazzò terzo. E se la vittoria di Formica di quattordici anni prima, aveva accompagnato le gesta di Livio Berruti, quella di Giusti sottolineò quelle del giovane Pietro Mennea che, proprio in occasione di quegli europei, centrò l'oro nei 200 metri.<br>
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Dopo Roma, Foligno. Stesso copione, stesso binomio, stesso risultato. Paolo Giusti, insieme al suo Nabucco, è troppo forte per la concorrenza ed il palio della Quintana del 1974 è nuovamente suo e del rione Morlupo. Anno magico ed irripetibile, il 1974, per Paolo Giusti. Dopo il doppio trionfo dì quell'anno, infatti, per il cavaliere folignate cominciò la parabola discendente della propria carriera. Continuò, sempre con il Morlupo, fino al 1978 ma di vittorie in terra folignate (da altre parti, vedi Arezzo, riuscì invece a togliersi ancora delle soddisfazioni) non si parlò più. Dopo due anni di "stop", ecco il rientro, nel 1981, alla corte del rione Giotti. Un "amarcord" (tra l'altro di nuovo insieme a Nabucco) che, però, rimase tale. Quindi il ritiro definitivo.<br>
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Paolo Giusti è stato un grande. Un "campionissimo" della Giostra della Quintana le cui prestazioni, infiammate dalla storica rivalità con l'altro mostro sacro Marcello Formica, hanno di fatto creato il blasone e la credibilità della nostra massima manifestazione cittadina.
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| '''Origine'''
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| Due spade in decusse su sfondo rosa
| Ante XV Secolo
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| '''Compagnie'''
| '''Corporazioni'''
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* Spavagliorum - Spavagli
* Cipiscorum - Cipischi
* Admanitorum - Ammanniti
* Isola Bella


[[Categoria:Giostra della Quintana]]
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[[Categoria:Pagine che utilizzano DynamicPageList]]


=== Fabio Cruciani ===
* Ortolani
[[File:PgCavFabioCruciani.jpg|thumb|480px|left|Fabio Cruciani]]
* Funari
E' stato un "plurivittorioso". Un cavaliere cresciuto all'ombra di Marcello Formica e Paolo Giusti, ma prepotentemente esploso, in termini di trionfi quintanari, tra la fine degli anni '70 e l'inizio del decennio successivo. Un grande fantino, eccellente portabandiera di quella tradizione equestre folignate, che dopo di lui consacrerà, tra gli altri, Paolo Margasini, Gianluca Chicchini, Lorenzo Paci, Daniele Scarponi, Luca Innocenzi e Massimo Gubbini. Stiamo parlando, e non poteva essere altrimenti, di Fabio Cruciani, ottimo cavaliere, ed altrettanto capace preparatore tecnico, sotto la cui guida, sono nati e cresciuti molti campioni di oggi.<br>
* Mercanti
Fabio Cruciani, era considerato una "bandiera" dalle sue parti. La sua storia al rione Contrastanga, stava come quella di Franco Baresi al Milan: una "certezza". Nato e cresciuto, agonisticamente parlando, sotto l'ala protettrice di Anita Chiucchi (storica "prioressa" della contrada giallo-blù), Fabio Cruciani, dopo qualche anno di apprendistato, colse la prima vittoria nel 1977; quando ancora [[la Giostra della Quintana]] si disputava in un unico appuntamento annuale. Ed in quella circostanza, riuscì a primeggiare in sella ad Alì.<br>
Da notare che intorno a lui si era andata costituendo la prima scuderia rionale della Giostra della Quintana. Un fatto importante per la storia della nostra massima manifestazione cittadina, che vedeva per la prima volta una contrada affrontare con una diversa chiave di lettura l'aspetto tecnico della tenzone. Non più scelte dell'ultimo momento, né approcciare all'evento servendosi dei "serbatoi" tradizionali di allevamenti locali che agivano in regime di sostanziale monopolio. Il Contrastanga decise che era arrivato il momento di attrezzarsi in proprio, mettendo in piedi una scuderia ad esclusivo uso e consumo del rione. Grazie a questa scelta, la contrada dalle tre sbarre d'oro diede il "la" ad una visione innovativa della Giostra, fatta di competenza e professionalità che, di lì a poco, finì per essere adottata da altri rioni. Ma torniamo a Fabio Cruciani.<br>
A partire dal 1979, il Furente diventò il padrone indiscusso della seconda edizione della Giostra, quella della terza domenica di settembre, centrando tre allori consecutivi, in sella a Nabucco (1979-80) ed a Ringo nel 1981. Era, quindi, il fantino più celebrato del momento.<br>
E questa sua condizione lo rendeva l'obiettivo primario di altri rioni che aspiravano al successo. Tra questi, c'era il Badia di Giampaolo Properzi che lo voleva a tutti i costi presso la sua corte. E per arrivare a centrare l'obiettivo "Cruciani", il rione Badia stanziò la somma di 4 milioni e mezzo di lire (poco più di 2000 Euro di oggi) per convincere il cavaliere ad abbandonare i colori del Contrastanga.
Ed il Furente, alla fine, "cedette". C'è da dire, come già da allora i ben informati andavano ripetendo, che i rapporti con i vertici del rione di Via Istituto Denti non erano più idilliaci come prima ma, quasi sicuramente, se Properzi non si fosse mosso con quella cifra, molto probabilmente Fabio Cruciani sarebbe restato al suo posto. La questione esplose con il fragore del tritolo, nell'ambito dell'universo quintanaro di quel 1982.<br>
Argomento gettonatissimo di discussione tra contradaioli, il primo esempio di "professionismo", approdò anche nelle pagine di tutti i quotidiani locali e Giampaolo Properzi (e con lui il suo rione), fu oggetto di una durissima contestazione da parte dei "puri e duri" della Quintana nel corso del corteo storico del sabato sera. E le cose non andarono meglio in campo. Fabio Cruciani, in sella a Veronica, gettò al vento la Giostra della Sfida, a causa di una bandierina abbattuta mentre stava affrontando la terza tornata. Stesso problema una settimana dopo; l'ennesima bandierina si era frapposta tra il nuovo Ardito e la vittoria finale.<br>
Ma Fabio Cruciani, sempre in tandem con Veronica, si rifece alla grande dodici mesi dopo. Nel 1983, infatti, centrò il successo in entrambe le Giostre. Insomma, l'investimento del Badia e del suo priore, era stato "capitalizzato" nel migliore dei modi.<br>
Che dire... La vicenda che abbiamo rievocato, a prescindere dall'esasperazione del momento, va interpretata in maniera più obiettiva. Fabio Cruciani non commise alcun reato di lesa maestà nei confronti del movimento quintanaro, ma si adattò (fungendo da apripista), ad un nuovo clima che si andava imponendo. La Giostra della Quintana, infatti, stava trasformandosi (e parliamo dell'aspetto tecnico) da manifestazione spesso basata sull'approssimazione, ad evento in cui la programmazione agonistica, fatta di preparazione metodica e pianificata, stava diventando la regola. <br>
E Fabio Cruciani, fu forse il primo a capire che questo era il giusto approccio alla gara. Ed i risultati gli hanno dato ragione. Discorso analogo, privo di moralismi di facciata quindi, va fatto nei confronti della dirigenza del rione Badia. Volevano il migliore, ed il migliore, sborsando il "giusto" e senza infrangere alcun regolamento, hanno ottenuto.
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| '''Sede'''
| '''Taverna'''
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| Palazzo Candiotti
| Locanda della Rosa
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| colspan="2" | '''Nome di battaglia'''
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| colspan="2" | [[StendardoAmmanniti.png]]
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<!-- FINE INTESTAZIONE RIONE -->
== Origine ==
<poem style="border: 1px solid #7B7B7B; background-color: #F5FAFF; padding: 1em;">
'''"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."'''


[[Categoria:Giostra della Quintana]]
''"Ammanniti, così cognominati per quanto si crede, dalli habitatori di questa Contrada, che stavano sempre ammanniti, et all’ordine unitamente a combattere per difesa loro. Non trovo che Arme, et insegna usassero. Fa fuochi 56 questo Rione; e principia dal Ponte de’ Scafali verso S. Domenico, d’ambe due le parti, e si stende per retta linea per tutta quell’ampla strada (che già si diceva de’ Mercanti, per farsi in essa la fiera anticamente e sino al presente ve si vedono moltissime botteghe per ambe le parti di essa strada) e giunge sino all’ultime case, che poi s’entra in Piazza grande; e si escludono solamente il Palazzo del Governatore, e la casa de’ Nuti, che sono nel Rione di Piazza vecchia. Verso la Piazza della Spada si stende sino al vicolo contiguo al Cap. Giuseppe Gigli, e l’altro di contro; con tutte le case contigue d’ambe le parti; et il Borgo, che va a S. Andrea. Verso li Spavagli contiene le case delli Angelelli, e Vincenzo Floridi, il Borgo già de’ Cottogni, e Girosa, Maori, e Poccetti, e case contigue, et Isola di contro; li Borghi, et Isole delle case de’ Boncompagni, e Benedetti, e tutta la parte contigua per sino a tutta la casa di Girolamo Baldese Pizzicarolo; il Borgo delli eredi del Sig. Lorenzo Iacobilli, e la sua casa, e l’Isola contigua, con le case de’ Porfirij, Luca Milei, Ottavio Montogli, Ser Michel’Angelo Pertichetti, casa dell’Hospitale di S. Gio., Spatiano d’Evangelista, M.ro Felitiano Mazzasette, M.ro Tullio falegname, e Ser Curtio Martelli. Ha per lato verso S. Domenico li Spavagli, verso S. Nicolò li Cipischi, verso la Piazza della Spada il Borgo contiguo al Gigli, e la Chiesa di S. Andrea, e verso S. Carlo la Mora, e verso Piazza, Piazza vecchia."''
[[Categoria:Pagine che utilizzano DynamicPageList]]
</poem>


=== Gianfranco Ricci ===
La tradizione raccolta dallo Jacobilli e ripresa anche dal Barnabò, circa l’origine del nome, è puramente orale e non supportata da riferimenti
[[File:PgCavGianfrancoRicci.jpg|thumb|360px|right|Gianfranco Ricci]]
storici. E’ più probabile che l’origine del nome derivi da “''ad mannum''” cioè vicino a ''S. Manno'', l’attuale ''Ponte di San Magno''. Il Morichini ne ha raffigurato l’Arme con il disegno di due spade
E' il 22 Settembre del 1991. Una data da ricordare per la Giostra della Quintana, perché in quella giornata terminava l'avventura folignate di un "grande" della nostra massima manifestazione cittadina che, seppur "straniero", ha contribuito, e non poco, al definitivo consolidamento, sia tecnico che di immagine, della tenzone barocca.<br>
sovrapposte e con le punte rivolte l’una verso l’elsa dell’altra; probabilmente una sua invenzione. L’aspetto attuale dell’Arme, due spade in decusse su sfondo rosa, compare per la prima volta dipinto nella
Stiamo parlando, ovviamente, di Gianfranco Ricci, il cavaliere proveniente da Faenza che, proprio in quella domenica di settembre, scriveva la parola "fine" alla sua esperienza quintanara. Indubbiamente Gianfranco Ricci ha rappresentato, per come si è posto a livello mediatico e per le modalità con le quali affrontava la gara, un punto di svolta importante per la Quintana; quasi un precursore, rispetto ai modelli che si sono imposti a partire dalla fine degli anni '90.<br>
''Sala delle Armi'' del Comune di Foligno. Topograficamente, è uno dei Rioni più antichi di Foligno; la sua esistenza è attestata sin dalla metà del XIII Secolo.
Acclamato (quasi "osannato") dal popolo dei quintanari, specialmente dal segmento spataro, per quella sua spregiudicatezza nell'affrontare la competizione; apprezzato, grazie al suo atteggiamento guascone (tipico dei romagnoli), anche dai folignati più tiepidi rispetto all'evento; ricercato dalla stampa in virtù di una simpatia comunicativa che riusciva spontanea. Questo era Gianfranco Ricci.<br>
Diventato un'icona a tal punto che, malgrado avesse già appeso da anni la lancia al fatidico chiodo, la sua immagine, magari in sella a Piccolo Fiore, continuava a campeggiare in tutte le pubblicazioni ufficiali della Giostra della Quintana, sui poster dell'Azienda di promozione turistica folignate in giro per l'Italia, fino ad arrivare alla sua foto impressa anche sulle carte bancomat.<br>
Insomma, così come Fausto Coppi immortalato nell'atto di scattare sullo Stelvio lo era per il movimento ciclistico, così Gianfranco Ricci in tandem con Piccolo Fiore, era diventato il "marchio di fabbrica" della Giostra della Quintana di Foligno.<br>
Eppure, all'inizio, furono lacrime amare. Ricci, infatti, approdò a Foligno nel 1973, chiamato dal rione Cassero per sostituire Marcello Formica. L'alone che lo circondava, già in quel periodo, era leggendario: vittorie a raffica a Faenza, Ascoli, Arezzo, una "macchina da guerra" delle giostre di antico regime, alla quale mancava solo il successo nella tenzone folignate.<br>
Il Cassero, come accennato, gli concesse questa opportunità ma, fin dalla sua "prima" (arrivò decimo per aver sbagliato il "padellone") il suo rapporto con il nostro "Dio Marte" fu tutt'altro che idilliaco. Dalle parti di Via Cortella rimase fino al 1980 senza raccogliere, salvo una innumerevole serie di secondi o terzi posti, alcunché di significativo. Nel 1981 il passaggio al rione Badia. <br>
Un'esperienza fugace (un anno appena), contraddistinta dalla solita Quintana tutta grinta e velocità (nella Sfida di quell'anno, in sella a Zirmia, fu il primo cavaliere della storia a scendere a quota "58" secondi), ma segnata dal “solito” errore sugli anelli che gli costò la vittoria finale.<br>
Il fantino romagnolo uscì malconcio da quel 1981, tanto che tra gli addetti ai lavori, si stava facendo strada l'opinione che Ricci, a Foligno, non sarebbe mai riuscito a primeggiare. Ormai erano in pochi a credere in lui.<br>
Ma qualcuno, vedi Rione Spada, volle ributtarlo nella mischia. Così, per quei strani percorsi decisi dal fato, la storia di un probabile fallimento si trasformò in epopea di gloria. Il "cavaliere nero" (allo Spada, non poteva essere altrimenti), vinse subito. <br>
Pur beneficiando dell'errore di Fabio Cruciani (che buttò a terra una bandierina, con la vittoria praticamente in pugno), Gianfranco Ricci colse, dopo nove anni, il primo successo folignate. Poi, ecco il bis nella seconda edizione del 1984, insieme a Piccolo Fiore, e quindi, sempre con lo stesso purosangue, ecco arrivare i due trionfi consecutivi del 1985 quando, veramente, non ce ne fu proprio per nessuno.<br>
Quattro trionfi nello spazio di tre anni! Quello fu il punto apicale dell'esperienza quintanara di Gianfranco Ricci, vero "re" degli anni '80, per il quale, anche in virtù dell'età anagrafica non più amica, gli anni successivi non riservarono più acuti di rilievo.<br>
Fino ad arrivare a quel vespro settembrino del 1991. Due Giostre, prive degli acuti vincenti della prima metà del decennio precedente, ma comunque dignitosamente portate a termine, consentirono al grande romagnolo di accomiatarsi con onore dalla platea folignate. Una platea che, seppur in ritardo, lo aveva consacrato e collocato tra i più importanti cavalieri della storia della Giostra della Quintana.
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<!-- GALLERIA [[Rioni soppressi|RIONI SOPPRESSI]] -->
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|[[File:ExRioneIsolaBella.png|x180px]]
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|Spavagli
|Cipischi
|Isola Bella
|}
<!-- FINE GALLERIA [[Rioni soppressi|RIONI SOPPRESSI]] -->


[[Categoria:Giostra della Quintana]]
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=== Paolo Margasini ===
== Storia Moderna ==
[[File:PgCavPaoloMargasini.jpg|thumb|480px|left|Paolo Margasini su Ca' Granda]]
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Ammanniti ha incorporato nei suoi confini le Contrade dei Cipischi, dell’Isola Bella e parte degli Spavagli. Attualmente il Rione si estende territorialmente nella zona adiacente alla vecchia porta Todi e precisamente entrando da questa si trova sulla sinistra. Il territorio storico del Rione è delimitato in una sorta di quadrato delimitato da via Santa Maria Infraportas, p.za San Domenico,via Gramsci, via Palestro, via San Giovanni dell’Acqua, chiude nell’ultimo lato il perimetro il Fiume Topino. Confina con le contrade del Cassero, La Mora e Spada. ll Rione è composto da abili artigiani che spesso riescono a sopperire alle necessità della Contrada fabbricando in proprio gli accessori. Nel 1960 rifornirono tutti gli altri rioni di spade, corazze ed alabarde. Inoltre il Rione è stato fra quelli che costruivano in proprio i tamburi ed il sistema che avevano escogitato per tirare le pelli sintetiche era il migliore che vi fosse, tanto che venne rapidamente copiato da altre contrade. Il pubblico della Quintana ricorda ancora il grande effetto scenico della carrozza proposta per la prima volta nel Corteo Storico degli anni Ottanta. Il corteo rionale è infatti da sempre il fiore all`occhiello del rione, caratterizzato da una scelta certosina dei personaggi adatti ad indossare gli splendidi costumi della Contrada. Il finto nome del suo Cavaliere è il Gagliardo. Dopo i primi anni in cui contendeva al [[rione Croce Bianca]] il primato delle vittorie, conobbe un lungo periodo di oblio; la Contrada cercò di sopperire alla scarsa competitività in giostra distinguendosi con altre iniziative, specializzandosi nella costruzione degli accessori per la sfilata; a cavallo degli anni settanta la contrada stupì la città rinnovando il parco bandiere. Dopo i primi anni, in cui tutte le contrade avevano molte bandiere, l'addobbo rionale era curato solamente da due contrade: lo Spada ed il Pugilli che gareggiavano fra loro per chi aveva il maggior numero di bandiere esposte per la Giostra. L'Ammanniti, con uno sforzo economico notevole per quei tempi, riuscì ad addobbare tutta la Contrada creando delle "mezze bandiere", cioè dimezzò la dimensione delle aste e dei drappi. L'effetto scenografico fu molto accattivante e rilanciò il desiderio nelle altre contrade di allinearsi. Nel 1978 ingaggiò un cavaliere "straniero" e si gridò allo scandalo perchè si diceva che fosse stato pagato mentre i locali lo facevano gratuitamente. L'avvento del cavaliere faentino Mario Giacomoni galvanizzò subito la contrada poichè in gara riuscì a completare, nel 1979, l'otto di gara con un tempo inferiore al minuto, in un periodo in cui il tempo di 1'10" poteva rappresentare la vittoria. Nel 1981 la contrada tornò di nuovo alla vittoria, ma dovette attendere altri 10 anni per un nuovo successo. Sul finire degli anni novanta il Rione ingaggia l'ennesimo Faentino: Riccardo Conti che aveva ben figurato in altre contrade e che ha vinto ben sei dei dodici palii totali conquistati dal Rione, l’ultimo dei quali risale al 2007, conquistato dall’ascolano Emanuele Capriotti.
Nel settembre del 1983, inizia la carriera quintanara di un giovane ventenne folignate, destinato, negli anni successivi, a scrivere pagine importantissime nella storia della nostra massima manifestazione cittadina. Stiamo parlando di Paolo Margasini al quale, il rione Morlupo, concede l'onore dell’esordio all'interno del catino del "Campo de li giochi". Tuttavia, i primi anni, non sono fortunati. Per una concomitanza di fattori sfavorevoli (siamo nel periodo di massimo splendore di Gianfranco Ricci e degli "ultimi" fuochi di Fabio Cruciani, nonché della presenza, seppur ancor sterile di vittorie, del grande Bolero IV) il giovane cavaliere folignate non riesce ad incidere.<br>
Il rione Morlupo, quindi, decide di interrompere il rapporto e, per due anni, Paolo Margasini assiste alla Giostra delle Quintana dalle tribune del Campo de li Giochi. Su di lui, sembra calato l'oblio.
Poi, per quegli strani percorsi decisi dal destino, nel 1988 si schiude, inaspettata, una nuova possibilità.<br>
Il rione Croce Bianca, a pochi giorni dalla Giostra, è praticamente rimasto a "piedi". Ed allora, ecco arrivare la telefonata in casa Margasini. A contattare Paolo Margasini (figlio d’arte, in quanto suo padre Mario è stato un buon cavaliere a cavallo tra gli anni '60 e 70) è il priore della contrada di Via Butaroni, Francesco Baldassarri, che gli chiede di "salvare il salvabile", ossia scendere sull'otto del Campo de li Giochi, in sella al cavallo di riserva del rione, Ettore. Una missione impossibile, sotto ogni punto di vista. <br>
Eppure, il destino quintanaro di cui sopra, ha in serbo la "sorpresa delle sorprese". Il binomio dell'ultimo momento, riesce a centrare il bersaglio grosso. Ma non è finita. Sette giorni dopo, Paolo Margasini ed il suo Ettore, concedono il bis. Tutti gli addetti ai lavori, sono stupiti e, per Margasini, comincia il periodo aureo. Insieme a Bolero, nella Giostra del Sfida del 1989, risale sul gradino più alto del podio ma, forse, il feeling con il grande cavallo del Croce Bianca, non è quello che si auspicava. Ed allora, dopo un 1990 da dimenticare, ecco farsi avanti il rione Pugilli. E sarà con i colori bianco-neri della contrada di Via Mentana, a partire dal 1992, che Margasini toccherà il punto apicale della sua vicenda quintanara.<br>
Coglie il primo degli allori in qualità di "Moro" del Pugilli, già nella Sfida del '92 in sella a Galoppatore. Poi, dopo due anni privi di successi, ecco arrivare il 1995; anno fondamentale per la sua storia. Proprio alla metà degli anni '90, infatti, i destini di Paolo Margasini si incrociano con quelli di Ca' Granda, splendida purosangue, da poco acquistata dalla scuderia puellara. <br>
I due si trovano a meraviglia e, nella Giostra della Rivincita del 1995, sotto una pioggia intermittente ma fastidiosa, Margasini centra il suo quinto successo personale. Ed il binomio Margasini-Ca' Granda, fa sue, nell'ordine, la Sfida del 1996, la Giostra della lotteria del 1997, insieme alla Sfida di quell'anno. Si ripete nella Sfida del 1998 e nella Sfida del 1999.<br>
Un crescendo spaventoso di trionfi, colti non solo a Foligno ma anche in altri campi d’eccezione come quello di Ascoli Piceno, che si interrompe traumaticamente nella Giostra della Rivincita del 1999, quando Ca' Granda, in seguito ad un terribile incidente è costretta a lasciare la scena. La "botta", ricevuta sia da Paolo Maragasini che dal Pugilli, è di quelle inaspettate; quindi più difficili da metabolizzare. E per due anni, da quelle parti, si brancola nel buio. <br>
Ed è in quella circostanza che Margasini (il quale, evidentemente, ritiene di dare ancora qualcosa alla Giostra della Quintana) decide che per centrare l'undicesimo trionfo, che lo appaierebbe a Marcello Formica e Paolo Giusti, è necessario dirigersi verso Rioni che potrebbero renderlo ancora competitivo. <br>
Ed allora, ecco proporsi il Contrastanga e il purosangue Malastrana che, nel giugno del 2002, rendono possibile l'obiettivo di cui sopra. Ed a festeggiarlo in campo, al termine della tenzone della Sfida, non c'è solo il popolo del Contrastanga, ma anche le schiere dei puellari che non lo hanno dimenticato. Ed infatti. <br>
Il segmento finale della parabola agonistica di Paolo Margasini, equivale ad un "amarcord". Nel 2005 torna al Pugilli, per chiudere definitivamente la sua carriera nel 2006; l’anno del sessantennale.
<br>
<br>


-----
== Albo d'oro ==
<!-- TABELLA ALBO D'ORO -->
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 60%; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #ffffff;"
|-
| [[File:Palio1947.png|x280px]]
| [[File:Palio1950.png|x280px]]
| [[File:Palio1981S.png|x280px]]
| [[File:Palio1992Lotteria.png|x280px]]
|-
| '''1947'''
| '''1950'''
| '''1981 - Sfida'''
| '''1992 - Lotteria'''
|-
| Alberto Moretti
su Vaporetto
| Alberto Moretti
su Faro
| Mario Giacomoni
su Ursus
| Alfiero Capiani
su Talmisia
|-
| [[File:Palio1992R.png|x280px]]
| [[File:Palio1998R.png|x280px]]
| [[File:Palio2000R.png|x280px]]
| [[File:Palio2001S.png|x280px]]
|-
| '''1992 - Rivincita'''
| '''1998 - Rivincita'''
| '''2000 - Rivincita'''
| '''2001 - Sfida'''
|-
| Alfiero Capiani
su Talmisia
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
|-
| [[File:Palio2002R.png|x280px]]
| [[File:Palio2003S.png|x280px]]
| [[File:Palio2003R.png|x280px]]
| [[File:Palio2007R.png|x280px]]
|-
| '''2002 - Rivincita'''
| '''2003 - Sfida'''
| '''2003 - Rivincita'''
| '''2007 - Rivincita'''
|-
| Riccardo Conti
su Lady Mix
| Riccardo Conti
su Lady Mix
| Riccardo Conti
su Lady Mix
| Emanuele Capriotti
su Ripanera
|}
<!-- FINE TABELLA ALBO D'ORO -->


[[Categoria:Giostra della Quintana]]
== Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli ==
[[Categoria:Pagine che utilizzano DynamicPageList]]
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== Note ==
<!-- TABELLA COLLASSABILE PRIORI DAME ECC -->
<references />
{| class="mw-collapsible mw-collapsed wikitable" style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 50%; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #ffffff;"
|-
| style="text-align: center;" | <big>'''Edizione'''</big> || style="text-align: center;" | [[File:IcoPriori.png|x64px]] || style="text-align: center;" | [[File:IcoCavaliere.png|x64px]] || style="text-align: center;" | [[File:IcoDama.png|x64px]] || style="text-align: center;" | [[File:IcoCavallo.png|x64px]]
|-
| style="font-weight:bold;" | 1946
|
| Alberto Moretti
| Adriana Bastianelli
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1947
|
| Alberto Moretti
| Maria Cecchini
| Vaporetto
|-
| style="font-weight:bold;" | 1948
|
| Alberto Moretti
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1949
|
| Alberto Moretti
| Libera Pantaleoni
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1950
| Dante Mattoli
| Alberto Moretti
| Libera Pantaleoni
| Faro
|-
| style="font-weight:bold;" | 1951
|
| Alberto Moretti
| Irene Cristiani
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1952
|
| Angelo Petrecchia
| Maria Calandri
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1953
|
| Eraldo Renzini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1954
| Dante Mattoli
| Eraldo Renzini
| Marcella Ricci
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1955
| Dante Mattoli
| Gino Ricci
| Leda Meneghina
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1956
| Dante Mattoli
| Gino Ricci
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1957
|
| Gino Ricci
| Laura Loreti
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1958
| Dante Mattoli
| Gino Ricci
| Laura Lanza
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1959
| Dante Mattoli
| Corrado Loreti
| Serenella De Santis
|
|-
| style="font-weight:bold;" | ROMA 1960
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1960
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1961
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1962
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1963
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1964
| Carlo Suardi
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1965
| Carlo Suardi
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1966
| Carlo Suardi
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1967
| Carlo Suardi
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1968
| Carlo Suardi
| Mario Margasini
| Luciana Palmieri
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1970
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1971
| Montenovo
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1972
|
| Silvio Pelliccia
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1973
|
| Mario Margasini
|
| Ala
|-
| style="font-weight:bold;" | ROMA 1974
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1974
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1975
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1976
|
| Mario Margasini
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1977
|
| Claudio Rosi
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | 1978
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1979
|
| Mario Giacomoni
|
| Selmonsson
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1979
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1980
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1980
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1981
|
| Mario Giacomoni
|
| Ursus
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1981
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1982
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1982
|
| Mario Giacomoni
|
| Ursus
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1983
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1983
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1984
|
| Mario Giacomoni
|
| Nabucco
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1984
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1985
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1985
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1986
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1986
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1987
|
| Mario Giacomoni
|
| Faro
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1987
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1988
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1988
|
| Mario Giacomoni
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1989
| Fabio Fiordiponti
| Riccardo Conti
| Sabrina Piciacane
| Deca
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1989
| Fabio Fiordiponti
| Riccardo Conti
| Sabrina Piciacane
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1990
| Fabio Fiordiponti
| Adriano Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1990
| Fabio Fiordiponti
| Adriano Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1991
| Fabio Fiordiponti
| Adriano Capiani
| Giuliana Morichini
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1991
| Fabio Fiordiponti
| Adriano Capiani
| Giuliana Morichini
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Lotteria 1992
| Fabio Fiordiponti
| Alfiero Capiani
|
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1992
| Fabio Fiordiponti
| Alfiero Capiani
|
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1992
| Fabio Fiordiponti
| Alfiero Capiani
|
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1993
|
| Alfiero Capiani
|
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1993
|
| Alfiero Capiani
|
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1994
|
| Alfiero Capiani
| Paola Brasucci
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1994
|
| Alfiero Capiani
| Paola Brasucci
| Talmisia
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1995
|
| Alfiero Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1995
|
| Alfiero Capiani
|
| Sivic
|-
| style="font-weight:bold;" | Lotteria 1996
|
| Alfiero Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1996
|
| Alfiero Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1996
|
| Alfiero Capiani
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Lotteria 1997
|
| Adriano Capiani
|
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1997
|
| Adriano Capiani
|
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1998
|
| Riccardo Conti
|
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1998
|
| Riccardo Conti
|
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 1999
| Fabio Fiordiponti
| Riccardo Conti
|
| Manterlinda
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 1999
| Fabio Fiordiponti
| Riccardo Conti
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2000
|
| Riccardo Conti
| Eleonora Benfatto
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2000
|
| Riccardo Conti
|
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2001
|
| Riccardo Conti
| Eleonora Benfatto
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2001
|
| Riccardo Conti
| Eleonora Benfatto
| Larry's Bar
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2002
|
| Riccardo Conti
|
|
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2002
|
| Riccardo Conti
|
| Lady Mix
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2003
|
| Riccardo Conti
|
| Lady Mix
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2003
| Fabio Fiordiponti
| Riccardo Conti
| Romina Bistolfi
| Lady Mix
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2004
|
| Riccardo Conti
|
| Calliopea
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2004
|
| Riccardo Conti
|
| Lady Mix
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2005
|
| Massimo Conficconi
|
| Lady Mix
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2005
|
| Massimo Conficconi
|
| A Met Moi
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2006
|
| Massimo Conficconi
|
| A Met Moi
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2006
|
| Massimo Conficconi
|
| A Met Moi
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2007
|
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2007
| Fabio Fiordiponti
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2008
|
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2008
|
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2009
|
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2009
|
| Emanuele Capriotti
|
| Ripanera
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2010
|
| Willer Giacomoni
| Rebecca Alessi
| Osaka
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2010
| Fabio Fiordiponti
| Emanuele Capriotti
|
| Osaka
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2011
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
|
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2011
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
| Giulia Leonardi
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2012
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
| Giulia Leonardi
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2012
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
|
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2013
| Marco Guidoni
| Cristian Cordari
|
| Della Mola
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2013
| Marco Guidoni
| Cristian Cordari
| Giulia Leonardi
| Della Mola
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2014
| Marco Guidoni
| Cristian Cordari
| Giulia Leonardi
| Agnesotta
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2014
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
|
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2015
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
| Giulia Leonardi
| Tirisondola
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2015
| Marco Guidoni
| Diego Cipiccia
|
| Saluggia Dream
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2016
| Marco Guidoni
| Manuel De Nobili
| Camilla Ruggiti
| Rio Rose
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2016
| Marco Guidoni
| Manuel De Nobili
| Camilla Ruggiti
| Boracifero
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2017
| Fabio Fiordiponti
| Manuel De Nobili
| Sara Befani
| Sera d'Estate
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2017
| Fabio Fiordiponti
| Marco Diafaldi
| Sara Befani
| Boracifero
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2018
| Fabio Fiordiponti
| Marco Diafaldi
| Agnese Trombettoni
| Sera d'Estate
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| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2018
| Fabio Fiordiponti
| Marco Diafaldi
|
| Sera d'Estate
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| style="font-weight:bold;" | Sfida 2019
| Federico Fiordiponti
| Marco Diafaldi
| Asia Antonelli
| Sera d'Estate
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| style="font-weight:bold;" | Rivincita 2019
| Federico Fiordiponti
| Marco Diafaldi
| Alessia Bronzi
| Provaci Piccola
|-
| style="font-weight:bold;" | Solidarietà  2019
| Federico Fiordiponti
| Riccardo Raponi
|
| Sera d'Estate
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2020
| Federico Fiordiponti
| Tommaso Finestra
| Sofia Turchetti
| Hamamelis
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida 2021
| Federico Fiordiponti
| Tommaso Finestra
| Giulia Leonardi
| Hamamelis
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita  2021
| Federico Fiordiponti
| Tommaso Finestra
| Giulia Leonardi
| Hamamelis
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida  2022
| Federico Fiordiponti
| Tommaso Finestra
| Roberta Sclippa
| Zip Line
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita  2022
| Federico Fiordiponti
| Tommaso Finestra
| Sara Befani
| Doriano
|-
| style="font-weight:bold;" | Sfida  2023
| Federico Fiordiponti
| Mattia Zannori
| Eleonora Benfatto
| Celamonti
|-
| style="font-weight:bold;" | Rivincita  2023
| Federico Fiordiponti
| Mattia Zannori
| Annalisa Baldi
| Dragonfly Star
|}
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
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== Voci Correlate ==
== Voci Correlate ==
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File:Int-Ammanniti.jpg
Arme del Rione

Ammanniti - Sulla base di una tradizione orale, ma priva di fondamenti storici, il Rione avrebbe tratto la denominazione dalla caratteristica dei suoi stessi abitanti, che sarebbero stati "sempre ammanniti, et all'ordine unitamente a combattere per difesa loro". Molto più probabile è che il rione derivi il suo nome dal latino "ad Mannum", nei pressi di ponte San Magno. Lo stemma attuale delle due spade incrociate in campo rosa, delineato nel secolo XVIII, è espressione di un concetto di conflittualità ed appare riconducibile all'origine del nome del rione così come tradizionalmente accettata.








Arme Origine
Due spade in decusse su sfondo rosa Ante XV Secolo

Compagnie Corporazioni
  • Spavagliorum - Spavagli
  • Cipiscorum - Cipischi
  • Admanitorum - Ammanniti
  • Isola Bella
  • Ortolani
  • Funari
  • Mercanti

Sede Taverna
Palazzo Candiotti Locanda della Rosa

Nome di battaglia
StendardoAmmanniti.png

Origine

"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."

"Ammanniti, così cognominati per quanto si crede, dalli habitatori di questa Contrada, che stavano sempre ammanniti, et all’ordine unitamente a combattere per difesa loro. Non trovo che Arme, et insegna usassero. Fa fuochi 56 questo Rione; e principia dal Ponte de’ Scafali verso S. Domenico, d’ambe due le parti, e si stende per retta linea per tutta quell’ampla strada (che già si diceva de’ Mercanti, per farsi in essa la fiera anticamente e sino al presente ve si vedono moltissime botteghe per ambe le parti di essa strada) e giunge sino all’ultime case, che poi s’entra in Piazza grande; e si escludono solamente il Palazzo del Governatore, e la casa de’ Nuti, che sono nel Rione di Piazza vecchia. Verso la Piazza della Spada si stende sino al vicolo contiguo al Cap. Giuseppe Gigli, e l’altro di contro; con tutte le case contigue d’ambe le parti; et il Borgo, che va a S. Andrea. Verso li Spavagli contiene le case delli Angelelli, e Vincenzo Floridi, il Borgo già de’ Cottogni, e Girosa, Maori, e Poccetti, e case contigue, et Isola di contro; li Borghi, et Isole delle case de’ Boncompagni, e Benedetti, e tutta la parte contigua per sino a tutta la casa di Girolamo Baldese Pizzicarolo; il Borgo delli eredi del Sig. Lorenzo Iacobilli, e la sua casa, e l’Isola contigua, con le case de’ Porfirij, Luca Milei, Ottavio Montogli, Ser Michel’Angelo Pertichetti, casa dell’Hospitale di S. Gio., Spatiano d’Evangelista, M.ro Felitiano Mazzasette, M.ro Tullio falegname, e Ser Curtio Martelli. Ha per lato verso S. Domenico li Spavagli, verso S. Nicolò li Cipischi, verso la Piazza della Spada il Borgo contiguo al Gigli, e la Chiesa di S. Andrea, e verso S. Carlo la Mora, e verso Piazza, Piazza vecchia."

La tradizione raccolta dallo Jacobilli e ripresa anche dal Barnabò, circa l’origine del nome, è puramente orale e non supportata da riferimenti storici. E’ più probabile che l’origine del nome derivi da “ad mannum” cioè vicino a S. Manno, l’attuale Ponte di San Magno. Il Morichini ne ha raffigurato l’Arme con il disegno di due spade sovrapposte e con le punte rivolte l’una verso l’elsa dell’altra; probabilmente una sua invenzione. L’aspetto attuale dell’Arme, due spade in decusse su sfondo rosa, compare per la prima volta dipinto nella Sala delle Armi del Comune di Foligno. Topograficamente, è uno dei Rioni più antichi di Foligno; la sua esistenza è attestata sin dalla metà del XIII Secolo.

Spavagli Cipischi Isola Bella


Storia Moderna

Nella rideterminazione del 1946, il Rione Ammanniti ha incorporato nei suoi confini le Contrade dei Cipischi, dell’Isola Bella e parte degli Spavagli. Attualmente il Rione si estende territorialmente nella zona adiacente alla vecchia porta Todi e precisamente entrando da questa si trova sulla sinistra. Il territorio storico del Rione è delimitato in una sorta di quadrato delimitato da via Santa Maria Infraportas, p.za San Domenico,via Gramsci, via Palestro, via San Giovanni dell’Acqua, chiude nell’ultimo lato il perimetro il Fiume Topino. Confina con le contrade del Cassero, La Mora e Spada. ll Rione è composto da abili artigiani che spesso riescono a sopperire alle necessità della Contrada fabbricando in proprio gli accessori. Nel 1960 rifornirono tutti gli altri rioni di spade, corazze ed alabarde. Inoltre il Rione è stato fra quelli che costruivano in proprio i tamburi ed il sistema che avevano escogitato per tirare le pelli sintetiche era il migliore che vi fosse, tanto che venne rapidamente copiato da altre contrade. Il pubblico della Quintana ricorda ancora il grande effetto scenico della carrozza proposta per la prima volta nel Corteo Storico degli anni Ottanta. Il corteo rionale è infatti da sempre il fiore all`occhiello del rione, caratterizzato da una scelta certosina dei personaggi adatti ad indossare gli splendidi costumi della Contrada. Il finto nome del suo Cavaliere è il Gagliardo. Dopo i primi anni in cui contendeva al rione Croce Bianca il primato delle vittorie, conobbe un lungo periodo di oblio; la Contrada cercò di sopperire alla scarsa competitività in giostra distinguendosi con altre iniziative, specializzandosi nella costruzione degli accessori per la sfilata; a cavallo degli anni settanta la contrada stupì la città rinnovando il parco bandiere. Dopo i primi anni, in cui tutte le contrade avevano molte bandiere, l'addobbo rionale era curato solamente da due contrade: lo Spada ed il Pugilli che gareggiavano fra loro per chi aveva il maggior numero di bandiere esposte per la Giostra. L'Ammanniti, con uno sforzo economico notevole per quei tempi, riuscì ad addobbare tutta la Contrada creando delle "mezze bandiere", cioè dimezzò la dimensione delle aste e dei drappi. L'effetto scenografico fu molto accattivante e rilanciò il desiderio nelle altre contrade di allinearsi. Nel 1978 ingaggiò un cavaliere "straniero" e si gridò allo scandalo perchè si diceva che fosse stato pagato mentre i locali lo facevano gratuitamente. L'avvento del cavaliere faentino Mario Giacomoni galvanizzò subito la contrada poichè in gara riuscì a completare, nel 1979, l'otto di gara con un tempo inferiore al minuto, in un periodo in cui il tempo di 1'10" poteva rappresentare la vittoria. Nel 1981 la contrada tornò di nuovo alla vittoria, ma dovette attendere altri 10 anni per un nuovo successo. Sul finire degli anni novanta il Rione ingaggia l'ennesimo Faentino: Riccardo Conti che aveva ben figurato in altre contrade e che ha vinto ben sei dei dodici palii totali conquistati dal Rione, l’ultimo dei quali risale al 2007, conquistato dall’ascolano Emanuele Capriotti.

Albo d'oro

1947 1950 1981 - Sfida 1992 - Lotteria
Alberto Moretti

su Vaporetto

Alberto Moretti

su Faro

Mario Giacomoni

su Ursus

Alfiero Capiani

su Talmisia

1992 - Rivincita 1998 - Rivincita 2000 - Rivincita 2001 - Sfida
Alfiero Capiani

su Talmisia

Riccardo Conti

su Larry's Bar

Riccardo Conti

su Larry's Bar

Riccardo Conti

su Larry's Bar

2002 - Rivincita 2003 - Sfida 2003 - Rivincita 2007 - Rivincita
Riccardo Conti

su Lady Mix

Riccardo Conti

su Lady Mix

Riccardo Conti

su Lady Mix

Emanuele Capriotti

su Ripanera

Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli

(Clicca su [Espandi] per visualizzare)

Edizione File:IcoCavaliere.png File:IcoDama.png File:IcoCavallo.png
1946 Alberto Moretti Adriana Bastianelli
1947 Alberto Moretti Maria Cecchini Vaporetto
1948 Alberto Moretti
1949 Alberto Moretti Libera Pantaleoni
1950 Dante Mattoli Alberto Moretti Libera Pantaleoni Faro
1951 Alberto Moretti Irene Cristiani
1952 Angelo Petrecchia Maria Calandri
1953 Eraldo Renzini
1954 Dante Mattoli Eraldo Renzini Marcella Ricci
1955 Dante Mattoli Gino Ricci Leda Meneghina
1956 Dante Mattoli Gino Ricci
1957 Gino Ricci Laura Loreti
1958 Dante Mattoli Gino Ricci Laura Lanza
1959 Dante Mattoli Corrado Loreti Serenella De Santis
ROMA 1960 Mario Margasini
1960 Mario Margasini
1961 Mario Margasini
1962 Mario Margasini
1963 Mario Margasini
1964 Carlo Suardi Mario Margasini
1965 Carlo Suardi Mario Margasini
1966 Carlo Suardi Mario Margasini
1967 Carlo Suardi Mario Margasini
1968 Carlo Suardi Mario Margasini Luciana Palmieri
1970 Mario Margasini
1971 Montenovo Mario Margasini
1972 Silvio Pelliccia
1973 Mario Margasini Ala
ROMA 1974 Mario Margasini
1974 Mario Margasini
1975 Mario Margasini
1976 Mario Margasini
1977 Claudio Rosi
1978 Mario Giacomoni
Sfida 1979 Mario Giacomoni Selmonsson
Rivincita 1979 Mario Giacomoni
Sfida 1980 Mario Giacomoni
Rivincita 1980 Mario Giacomoni
Sfida 1981 Mario Giacomoni Ursus
Rivincita 1981 Mario Giacomoni
Sfida 1982 Mario Giacomoni
Rivincita 1982 Mario Giacomoni Ursus
Sfida 1983 Mario Giacomoni
Rivincita 1983 Mario Giacomoni
Sfida 1984 Mario Giacomoni Nabucco
Rivincita 1984 Mario Giacomoni
Sfida 1985 Mario Giacomoni
Rivincita 1985 Mario Giacomoni
Sfida 1986 Mario Giacomoni
Rivincita 1986 Mario Giacomoni
Sfida 1987 Mario Giacomoni Faro
Rivincita 1987 Mario Giacomoni
Sfida 1988 Mario Giacomoni
Rivincita 1988 Mario Giacomoni
Sfida 1989 Fabio Fiordiponti Riccardo Conti Sabrina Piciacane Deca
Rivincita 1989 Fabio Fiordiponti Riccardo Conti Sabrina Piciacane
Sfida 1990 Fabio Fiordiponti Adriano Capiani
Rivincita 1990 Fabio Fiordiponti Adriano Capiani
Sfida 1991 Fabio Fiordiponti Adriano Capiani Giuliana Morichini Talmisia
Rivincita 1991 Fabio Fiordiponti Adriano Capiani Giuliana Morichini Talmisia
Lotteria 1992 Fabio Fiordiponti Alfiero Capiani Talmisia
Sfida 1992 Fabio Fiordiponti Alfiero Capiani Talmisia
Rivincita 1992 Fabio Fiordiponti Alfiero Capiani Talmisia
Sfida 1993 Alfiero Capiani Talmisia
Rivincita 1993 Alfiero Capiani Talmisia
Sfida 1994 Alfiero Capiani Paola Brasucci Talmisia
Rivincita 1994 Alfiero Capiani Paola Brasucci Talmisia
Sfida 1995 Alfiero Capiani
Rivincita 1995 Alfiero Capiani Sivic
Lotteria 1996 Alfiero Capiani
Sfida 1996 Alfiero Capiani
Rivincita 1996 Alfiero Capiani
Lotteria 1997 Adriano Capiani Larry's Bar
Sfida 1997 Adriano Capiani Larry's Bar
Sfida 1998 Riccardo Conti Larry's Bar
Rivincita 1998 Riccardo Conti Larry's Bar
Sfida 1999 Fabio Fiordiponti Riccardo Conti Manterlinda
Rivincita 1999 Fabio Fiordiponti Riccardo Conti
Sfida 2000 Riccardo Conti Eleonora Benfatto Larry's Bar
Rivincita 2000 Riccardo Conti Larry's Bar
Sfida 2001 Riccardo Conti Eleonora Benfatto Larry's Bar
Rivincita 2001 Riccardo Conti Eleonora Benfatto Larry's Bar
Sfida 2002 Riccardo Conti
Rivincita 2002 Riccardo Conti Lady Mix
Sfida 2003 Riccardo Conti Lady Mix
Rivincita 2003 Fabio Fiordiponti Riccardo Conti Romina Bistolfi Lady Mix
Sfida 2004 Riccardo Conti Calliopea
Rivincita 2004 Riccardo Conti Lady Mix
Sfida 2005 Massimo Conficconi Lady Mix
Rivincita 2005 Massimo Conficconi A Met Moi
Sfida 2006 Massimo Conficconi A Met Moi
Rivincita 2006 Massimo Conficconi A Met Moi
Sfida 2007 Emanuele Capriotti Ripanera
Rivincita 2007 Fabio Fiordiponti Emanuele Capriotti Ripanera
Sfida 2008 Emanuele Capriotti Ripanera
Rivincita 2008 Emanuele Capriotti Ripanera
Sfida 2009 Emanuele Capriotti Ripanera
Rivincita 2009 Emanuele Capriotti Ripanera
Sfida 2010 Willer Giacomoni Rebecca Alessi Osaka
Rivincita 2010 Fabio Fiordiponti Emanuele Capriotti Osaka
Sfida 2011 Marco Guidoni Diego Cipiccia Tirisondola
Rivincita 2011 Marco Guidoni Diego Cipiccia Giulia Leonardi Tirisondola
Sfida 2012 Marco Guidoni Diego Cipiccia Giulia Leonardi Tirisondola
Rivincita 2012 Marco Guidoni Diego Cipiccia Tirisondola
Sfida 2013 Marco Guidoni Cristian Cordari Della Mola
Rivincita 2013 Marco Guidoni Cristian Cordari Giulia Leonardi Della Mola
Sfida 2014 Marco Guidoni Cristian Cordari Giulia Leonardi Agnesotta
Rivincita 2014 Marco Guidoni Diego Cipiccia Tirisondola
Sfida 2015 Marco Guidoni Diego Cipiccia Giulia Leonardi Tirisondola
Rivincita 2015 Marco Guidoni Diego Cipiccia Saluggia Dream
Sfida 2016 Marco Guidoni Manuel De Nobili Camilla Ruggiti Rio Rose
Rivincita 2016 Marco Guidoni Manuel De Nobili Camilla Ruggiti Boracifero
Sfida 2017 Fabio Fiordiponti Manuel De Nobili Sara Befani Sera d'Estate
Rivincita 2017 Fabio Fiordiponti Marco Diafaldi Sara Befani Boracifero
Sfida 2018 Fabio Fiordiponti Marco Diafaldi Agnese Trombettoni Sera d'Estate
Rivincita 2018 Fabio Fiordiponti Marco Diafaldi Sera d'Estate
Sfida 2019 Federico Fiordiponti Marco Diafaldi Asia Antonelli Sera d'Estate
Rivincita 2019 Federico Fiordiponti Marco Diafaldi Alessia Bronzi Provaci Piccola
Solidarietà 2019 Federico Fiordiponti Riccardo Raponi Sera d'Estate
Sfida 2020 Federico Fiordiponti Tommaso Finestra Sofia Turchetti Hamamelis
Sfida 2021 Federico Fiordiponti Tommaso Finestra Giulia Leonardi Hamamelis
Rivincita 2021 Federico Fiordiponti Tommaso Finestra Giulia Leonardi Hamamelis
Sfida 2022 Federico Fiordiponti Tommaso Finestra Roberta Sclippa Zip Line
Rivincita 2022 Federico Fiordiponti Tommaso Finestra Sara Befani Doriano
Sfida 2023 Federico Fiordiponti Mattia Zannori Eleonora Benfatto Celamonti
Rivincita 2023 Federico Fiordiponti Mattia Zannori Annalisa Baldi Dragonfly Star



Bibliografia

"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli



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