Corteo delle Rappresentanze Rionali

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La sera che precede la sfida al "Campo de li Giochi", il centro della città è attraversato dal Corteo Storico della Quintana: centinaia di personaggi in abiti barocchi in rappresentanza dell'Ente Giostra, dell'amministrazione comunale e dei dieci Rioni.
I sontuosi apparati e i costumi indossati dai personaggi fanno riferimento ad un arco cronologico compreso tra il 1580 e il 1620. Fonti iconografiche umbre attestano l'uso di fogge ispirate alla moda spagnola. Nobili e dame, cavalieri in sella ai loro destrieri, paggi e valletti, tamburini e trombettieri, alfieri e sbandieratoti riportano Foligno indietro nel tempo facendo rivivere l'emozione del passato, nella generale scenografia offerta dai costumi, dagli addobbi e dalle fiaccole sistemate nelle splendide vie della città.
Sono circa un migliaio le persone che in costume danno vita a questo momento così spettacolare e così ricco di suoni e di colori.
Il giorno seguente, prima della Gara, il Corteo muove con un itinerario ridotto, partendo dal Parco dei Canapè.
L'entrata al Campo de li Giochi, ricca di suoni e di colori, è di grande impatto.

Il Corteo Storico del 1946

A differenza della Giostra, il Corteo non è una replica o una rivisitazione di un evento svoltosi nel '600, ma si tratta di un elemento introdotto nel 1946 come presentazione al pubblico della manifestazione dal punto di vista scenico e spettacolare. In esso confluiscono costumi e bandiere, Dame e Cavalieri, cavalli e carri, tamburini, trombettieri e sbandieratori e tutti quegli elementi che contribuiscono a rappresentare uno spaccato della realtà dell'epoca, in una scenografia di addobbi, luminarie e colori, che fanno calare il pubblico nell'atmosfera seicentesca.
Il primo Corteo Storico, del 14 Settembre 1946, era composto da circa 80 personaggi in costume:

[...] "da Palazzo Trinci si snoda il corteo dei dieci Rioni: Tamburini in testa, seguiti dal Maestro di Campo, dai Capitani del Popolo e dai dieci rappresentanti dei Rioni, partecipanti alla Giostra, a cavallo, guidati da un Palafreniere. A chiudere il carro trionfale, dove in piedi ed in perfetto costume del tempo, sono i Trombettieri e le dieci Dame dei Rioni con le lance che all’indomani avrebbero dovuto consegnare ciascuna al proprio Cavaliere prima della corsa ed il Palio destinato in premio al Rione vincente."
Precedentemente, a mezzo stampa o con manifesti affissi in Città, i cittadini residenti lungo le vie del percorso del Corteo, vennero pregati di "addobbare le finestre ed i balconi, possibilmente illuminandoli con fiaccole o lampioncini". Si prescriveva inoltre di "tenere sgombre le strade del percorso da veicoli od altro e di mantenersi sui marciapiedi o lungo i muri, evitando intralci al procedere del Corteo."

L'itinerario seguito dal primo Corteo Storico fu:
Piazza del Comune[1], via Principe Amedeo[2], Largo Frezzi, Piazza san Domenico, via Mazzini, via Cairoli, via Chiavellati, Corso Cavour, Piazza del Comune.

Composizione del Corteo Storico

Nei primi anni, la composizione del Corteo era molto diversa da quella che siamo abituati a vedere oggi; anch'essa ha subito modifiche e variazioni, sia per quanto riguarda la composizione dei singoli Rioni, l'ordine di sfilata ed il numero di figuranti, che per quanto riguarda l'attinenza dei costumi al periodo storico di riferimento. Non era infatti inusuale, nei primi anni, vedere capi d'abbigliamento di periodi storici diversi anche addosso ad uno stesso figurante.
Nel 1949 venne istituita una commissione per valutare l’insieme storico, artistico e disciplinare, ovvero l’aderenza dei costumi al periodo storico, la disciplina, la disinvoltura e la marzialità dei figuranti: “Il Corteo non è né un funerale, né un gregge, né una mascherata carnevalesca; ma va inteso nel suo senso storico”, si legge nel testo del regolamento artistico.
La stragrande maggioranza dei costumi venivano affittati a Roma, a Cinecittà o nei teatri della Capitale, e spesso la foggia non corrispondeva al periodo storico di riferimento, abbracciando vari secoli prima e dopo il ‘600. La severità nei giudizi della Commissione Storico-Artistica ha senz’altro prodotto nel tempo ottimi risultati; oggi, infatti, c'è una grande attenzione riguardo il confezionamento dei costumi che si attengono rigorosamente al periodo storico, ovvero ad un periodo in cui Foligno era parte dello Stato Pontificio e in cui era forte l'influenza spagnola; oggi ogni Rione ha la sua sartoria e i costumi sono tutti di proprietà.
Per quanto riguarda il Corteo, attualmente è disciplinato da un regolamento che stabilisce, entro una certa tolleranza, la composizione e la struttura delle rappresentanze rionali:

  • Apre il Gruppo Politico, ovvero il Priore con il Consiglio e il suo seguito di valletti.
  • Segue il Gruppo Nobiliare, nel quale figurano gentiluomini, le Dame e la Dama di Giostra, con il seguito di paggi e valletti.
  • Il Gruppo Equestre è determinato dalla presenza del Cavaliere di giostra con il suo padrino, il portalancia, il portanome e altri cavalieri di scorta.
  • Ogni Rione esibisce una compagine di tamburini e di trombettieri.
  • L’Alfiere rionale, in genere, apre tutto il gruppo, che può essere anche preceduto dal porta-targhe, dove sono raffigurati gli stemmi di ciascun Rione.


Il Corteo, governato dai Cerimonieri del Comitato Centrale con la collaborazione di quelli rionali, percorre le strade cittadine, secondo un itinerario prestabilito, lungo il quale sono disseminati archi trionfali e luminarie particolari. Sono circa un migliaio le persone che in costume danno vita a questo momento così spettacolare e così ricco di suoni e di colori. Di particolare rilevanza è la presenza obbligatoria nel Corteo del Comitato Centrale, anche detto "undicesimo Rione", non competitivo. Per essere più precisi, la definizione Comitato Centrale riguarda il corpo di Magistrature al completo di tutti i membri di diritto e designati.
Ma i Priori rionali sfilano ciascuno con il proprio Rione, quindi, nell’ambito del Corteo, appare in pubblico il Direttivo dell'Ente, formato da Presidente, vice-Presidente e i dieci magistrati del Consiglio, e gli altri appartenenti ad esso, secondo quanto stabilisce la normativa. In questo gruppo sono presenti il Gonfalone della città e dell’Ente ed una rappresentanza delle Pubbliche Istituzioni, cioè il Sindaco e alcuni assessori. Anche il Comitato Centrale è accompagnato dalla compagine di tamburini, di trombettieri e di altro personale nobiliare e subalterno. L'ordine di sfilata dei Rioni è stabilito in base al piazzamento nella Giostra precedente.



Note

  1. L'attuale Piazza della Repubblica
  2. L'attuale via Gramsci

Bibliografia

"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli

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